Chiariamo subito una cosa: se non sappiamo come accumulare miglia in modo efficiente e non abbiamo una buona strategia, riuscire a volare gratis può rivelarsi piuttosto difficile.
La verità è che gli unici che riescono ad accumulare un quantitativo soddisfacente di miglia senza pianificazione, semplicemente volando, sono le persone che volano molto, a medio-lungo raggio, preferibilmente in business. Come un nostro caro amico di famiglia, che si spaccava la schiena viaggiando continuamente per lavoro e che più di una volta ha finito il passaporto. Sì, non è uno scherzo, non è un’esagerazione: volava talmente tanto da finire i fogli a disposizione per i timbri. Chiaramente non tutti (ovvero, quasi nessuno) possono vivere come lui.
Ma allora come fare? Vediamolo subito con questa guida!
Come accumulare miglia e volare gratis
1. Cosa sono le alleanze aeree?
2. I programmi di fedeltà e i diversi status
3. Definire un obiettivo
4. Carte di credito
5. Accumulare miglia coi partner e con lo shopping
6. Farsi regalare delle miglia
7. Acquistare miglia
8. Occhio alle offerte
9. Facciamo attenzione!
1. Cosa sono le alleanze aeree?
Le alleanze aeree sono un’invenzione relativamente recente, di circa vent’anni fa. Le tre principali alleanze sono: Star Alliance, SkyTeam e Oneworld.
Quasi tutte le più importanti compagnie aeree del mondo hanno scelto di far parte di una di queste tre alleanze, al fine di ottimizzare i costi e razionalizzare le operazioni. Alcune compagnie, tipicamente le low cost, non hanno i requisiti necessari per unirsi alle “Big”. Altre scelgono deliberatamente di non aderire, preferendo instaurare partnership in autonomia con compagnie selezionate. È il caso di Emirates, che dopo un iniziale flirt con Star Alliance ha più volte chiarito la volontà di rimanere single, mantenendo partner strategici non solo all’interno di tutte e tre le alleanze, ma anche con alcune compagnie low cost.
Posto che le alleanze hanno una composizione mutabile (per via di fallimenti, fusioni, cambi di “schieramento”,…), attualmente la situazione è la seguente:
Aegean, Air Canada, Air China, Air India, Air New Zealand, ANA, Asiana Airlines, Austrian, Avianca, Brussels Airlines, CopaAirlines, Croatia Airlines, Egyptair, Ethiopian, Eva Air, LOT Polish Airlines, Lufthansa, SAS, Shenzhen Airlines, Singapore Airlines, South African Airways, Swiss, TAP Portugal, Thai, Turkish Airlines, United
Aeroflot (adesione temporaneamente sospesa), Aerolíneas Argentinas, AeroMexico, Air Europa, Air France, Alitalia Ita Airways, China Airlines, China Eastern, Czech Airlines, Delta Air Lines, Garuda Indonesia, Kenya Airways, KLM, Korean Air, Middle East Airlines, Saudia, TAROM, Vietnam Airlines, Xiamen Air
Alaska Airlines, American Airlines, British Airways, Cathay Pacific, Finnair, Iberia, Japan Airlines, Malaysia Airlines, Qantas, Qatar Airways, Royal Air Maroc, Royal Jordanian, S7 Airlines (adesione temporaneamente sospesa), Sri Lankan Airlines, Fiji Airways
Ma concretamente, qual è l’impatto delle alleanze per chi vuole accumulare miglia per viaggiare gratis?
- Si possono accumulare miglia volando con tutte le compagnie dell’alleanza. Ad esempio: se ho un account Flying Blue e mi capita di volare con Delta negli Stati Uniti, posso accumulare ugualmente miglia Flying Blue. È sufficiente che fornisca il mio account al momento della prenotazione, o anche dopo aver usufruito del volo.
- Esattamente come per le miglia, si possono guadagnare punti per conseguire uno “status” (ne parleremo meglio al punto successivo) anche viaggiando con le compagnie partner. Esiste però qualche eccezione, dunque è consigliabile verificare che la compagnia scelta ci permetta effettivamente di accrescere il nostro status.
- Lo “status” ottenuto viene riconosciuto anche dalle altre compagnie dell’alleanza. Se ad esempio ho il livello “Silver” di Flying Blue, sarò automaticamente anche un membro di “SkyTeam Elite”
- È possibile usare le proprie miglia per ottenere biglietti di compagnie partner. Un eccellente esempio è quello degli Avios di British Airways: non conviene quasi mai utilizzarli con la compagnia di appartenenza, ma si possono fare degli ottimi affari utilizzandoli per viaggiare all’interno del Giappone con Japan Airlines, o in Australia con Qantas, o ancora in Asia, per volare in business con Cathay Pacific.
2. I programmi di fedeltà e i diversi status
Non ha senso disperdere eccessivamente i propri sforzi iscrivendosi a troppi programmi di fedeltà, ma può essere una buona strategia sceglierne uno per alleanza, sulla base delle proprie esigenze ed obiettivi di viaggio. Ad esempio, una persona che vive in Italia potrebbe iscriversi a:
- Flying Blue di Air France-KLM
- Miles & More di Lufthansa
- Executive Club di British Airways e Iberia Plus.
L’opportunità di iscriversi sia al programma di British Airways che a quello di Iberia è motivata dal fatto che, a differenza di tutti gli altri programmi di fedeltà, è possibile trasferire Avios tra account British Airways e Iberia (per completezza, segnalo che lo stesso vale anche con l’irlandese Aer Lingus).
Vanno anche considerate, però, le partnership dei singoli programmi di fedeltà, che estendono alcuni meccanismi visti con le alleanze anche a compagnie “estranee”.
Se per esempio volessimo accumulare miglia con Emirates e non avessimo necessità di viaggiare con Lufthansa e Air Dolomiti, potremmo iscriverci a Emirates Skywards al posto di Miles & More e viaggiare ugualmente con le tante compagnie di Star Alliance partner di Emirates. Tra tutte è utile tenere presente TAP Portugal (nella speranza che non resista a questi tempi bui), che offre spesso prezzi molto interessanti per voi intercontinentali.
E invece cosa sono gli status? Che relazione hanno con le miglia?
Gli status (elite, livelli, club… ciascun programma li chiama con nomi diversi) sono semplicemente dei riconoscimenti che vengono dati ai clienti più fedeli: una volta ottenuto un livello grazie a certo numero di “miglia qualificanti” o di tratte, si ha a disposizione un determinato periodo (normalmente un anno) per mantenerlo o migliorarlo. Tipicamente sono previsti almeno tre livelli: se il primo è spesso alla portata dei comuni mortali, il terzo è impegnativo da ottenere, a meno di non essere il protagonista del film Tra le nuvole o l’amico di famiglia di cui parlavo prima.
Guadagnare uno status è effettivamente vantaggioso, non solo per i vari benefit dedicati (sin dal primo livello, il minimo sindacale prevede imbarco prioritario, franchigia bagaglio scontata o gratuita, scelta dei posti prioritaria), ma anche e soprattutto per la possibilità di maturare più miglia a parità di tragitto e di classe di prenotazione. Man mano che si sale verso i livelli più esclusivi, i benefit diventano sempre più interessanti, arrivando a comprendere l’accesso gratuito alle lounge, upgrade gratuiti e posto sempre garantito anche a bordo di aerei interamente prenotati.
Se da un lato non vale assolutamente la pena spendere un sacco di soldi per inseguire uno status, esistono delle strategie per forzare le cose: si tratta delle cosiddette “mileage runs”, ovvero viaggi con alcuni scali mirati, intrapresi col principale intento di gabbare il sistema e ottenere il livello agognato. Tattiche di questo tipo si rivelano molto utili, ad esempio, quando la non appartenenza a uno status ci preclude qualche possibilità importante: è il caso di Air France, che consente di effettuare upgrade nella mitica La Première solo a partire dal livello Silver.
Una precisazione: comprensibilmente, i tragitti effettuati grazie al riscatto delle miglia non concorrono all’ottenimento dello status.
3. Definire un obiettivo
Come parzialmente anticipato quando si parlava della scelta dei programmi di fedeltà, è fondamentale definire un obiettivo, sia esso molto generico (“Mi piacerebbe andare in Australia, prima o poi”) o estremamente preciso e ambizioso (“Tra due anni vorrei essere in grado di fare il giro del mondo in economy, con tappe in Russia, Cina, Australia, Argentina e Cuba”).
L’obiettivo potrebbe anche non essere legato tanto a una destinazione quanto al viaggio in sé: io ad esempio vorrei tanto provare, una volta nella vita, la già citata La Première di Air France, preferibilmente senza spendere 3-4 mesi di stipendio. Se ci riuscirò resterò umile, lo giuro.
4. Carte di credito
Se fossimo negli Stati Uniti questo sarebbe il primo punto in assoluto.
Non dimenticherò mai una cosa che mi raccontò la mia amica svedese Lisa: appena arrivata all’Università di Santa Monica, dovette seguire un corso di civilizzazione americana, in cui sostanzialmente si raccomandava agli studenti di usare tante carte di credito, indebitandosi. In un Paese in cui si emettono più carte di credito che tessere del supermercato, è chiaro che le varie società emittenti si facciano una concorrenza spietata, offrendo bonus e benefit che hanno dell’incredibile.
Se un Americano conosce e mette in pratica le principali tecniche di “travel hacking”, potrà facilmente mettere da parte 1 MILIONE di miglia l’anno. Per noi un obiettivo simile è pura fantascienza. Tuttavia, iniziando a lavorare per tempo e concentrandosi sul proprio obiettivo, tutto è fattibile (tutto eccetto accumulare un milione di miglia!)
Per scoprire quali sono le carte disponibili in Italia e quale conviene scegliere per accumulare miglia, ti consiglio di leggere il mio articolo Cerchi una carta di credito per volare gratis? Guida alla scelta
5. Accumulare miglia coi partner e con lo shopping
Tutti i programmi di fedeltà delle compagnie aeree consentono di accumulare miglia con un gran numero di partner commerciali: non solo altre compagnie aeree, ma anche autonoleggio, grandi catene alberghiere, servizi turistici, esperienze, abbonamenti a periodici… tendenzialmente, il minimo sindacale è 1 miglio per euro speso, ma alcuni partner permettono di accumulare molto di più.
Oltre ai singoli partner, sono normalmente disponibili due generi di piattaforme proprietarie:
- una piattaforma per lo shopping su cui possono essere acquistati i principali marchi di abbigliamento, accessori, oggetti di lusso, tecnologia, telecomunicazioni,…
- una piattaforma per le prenotazioni alberghiere
La seconda è particolarmente interessante, specialmente se si scelgono hotel di lusso, che in proporzione fanno guadagnare più miglia per euro speso. Anche la prima, comunque, può rivelarsi un’ottima modalità di accumulare miglia, specialmente se si acquistano molti articoli costosi rivendendoli ancora imballati, con una piccolissima perdita (come fanno vari “travel hackers” degli Stati Uniti). Per i meno audaci, potrebbe essere un’idea comprare regali per amici e parenti esclusivamente tramite la piattaforma per lo shopping del proprio programma di fedeltà. Nel caso di parenti stretti e amici fidatissimi, si potrebbe anche pensare di anticipare la spesa per articoli costosi, con la sicurezza di vedersi rese le somme anticipate.
6. Farsi regalare delle miglia
OK, questa forse non è una modalità dignitosa né facilmente percorribile, ma è bene sapere che esiste la possibilità di regalare (e farsi regalare) delle miglia. Se si conosce qualcuno che viaggia molto per lavoro (sto guardando te, G. C., a.k.a. “l’anonimo amico di famiglia”) e se si ha la faccia come il c…hiurlo, si potrebbe provare a menzionare casualmente il desiderio di avere un po’ delle sue miglia. Personalmente io non ci ho mai provato, ma mai dire mai…
7. Acquistare miglia
Questa è l’ultima spiaggia, ma talvolta può avere un senso, specialmente se si verificano contemporaneamente queste condizioni:
- troviamo un’offerta imperdibile per un biglietto premio (idealmente, uno sconto del 50% sul “prezzo in miglia” del biglietto) ma non abbiamo miglia sufficienti
- è disponibile un’offerta sull’acquisto di miglia (idealmente, 100% di miglia extra a fronte dell’acquisto di un determinato quantitativo di miglia)
8. Occhio alle offerte
MAI pagare in miglia più del prezzo in cash. Il concetto è molto semplice, ma come si mette in pratica? Premesso che i biglietti premio non sono mai completamente gratis, ma prevedono alcune tasse e spese, si imposta un’equazione di questo tipo:
valore in centesimi di 1 miglio = [(prezzo in cash – spese e tasse biglietto premio) : prezzo in miglia] x 100
Una volta calcolato il valore, si converte in dollari e si controllano le stime di un sito specializzato come One Mile at a time: se il valore calcolato supera quello stimato, abbiamo trovato un buon affare; se il valore è più o meno analogo a quello stimato, possiamo comunque procedere col biglietto premio, se lo desideriamo; se il valore è inferiore a quello stimato, conviene pagare cash.
9. Facciamo attenzione!
Non conviene a nessuno che ci destreggiamo abilmente nel mondo delle miglia. Le compagnie aeree ci fidelizzano con la promessa di voli gratis, ma senza le strategie appena descritte si combina ben poco. Peraltro, spesso i programmi di fedeltà ci tendono delle trappole mirate a farci sprecare miglia: accanto alle piattaforme per accumularle, esistono piattaforme che consentono di pagare in miglia, spesso con “prezzi” completamente folli.
Un altro aspetto a cui fare attenzione: dopo un viaggio aereo, verificare sempre l’avvenuto accredito delle miglia. Nel caso in cui questo non sia avvenuto, segnalare prontamente il problema: dopo pochi mesi non è più possibile recuperare, come ho tristemente scoperto a 10 mesi di distanza da un viaggio in Giappone che non mi è stato accreditato.
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