Se avessi pochi giorni e dovessi decidere cosa fare e vedere a Madrid, probabilmente me ne andrei semplicemente in giro, sedendomi ogni tanto per osservare la varia umanità e bere una “caña”: una birra piccola alla spina, dal prezzo molto ragionevole, fresca al punto tale che d’estate sarebbe da dichiarare patrimonio Unesco.
Ma Madrid ha veramente tanto altro da offrire: capitale dell’impero su cui non tramontava mai il sole, culla della letteratura e dell’arte spagnola, sede di tre dei più grandi musei d’arte del mondo, è il luogo in cui convivono gastronomia d’eccellenza e cucina “de toda la vida”, bar alla buona con i pavimenti coperti di tovagliolini (non bisogna spaventarsi, è un sincero segno di apprezzamento) e hotel elegantissimi, saperi artigiani e negozi e locali di tendenza, vecchie tradizioni e perfetta integrazione della comunità LGBT(QIA+).
Se proprio bisogna trovare un difetto a Madrid, forse è la lontananza dal mare: il clima è continentale, con sbalzi di temperatura anche importanti a seconda del momento della giornata e della presenza o assenza di sole. Se le estati sono stabilmente torride e gli inverni normalmente freddi, le mezze stagioni possono cogliere impreparati: è bene essere pronti a scoprirsi, ma anche aver sempre con sé qualcosa di caldo dopo il tramonto del sole.
Dopo questo breve excursus alla Giuliacci, passiamo subito a cosa fare e vedere assolutamente Madrid in qualche giorno! Perché se è vero che per me la cosa più piacevole – a Madrid come in tutte le altre grandi città – è girovagare in libertà come una persona del posto, per poterlo fare senza trovarsi a girare a caso è indispensabile conoscere le “coordinate” della città.
Quanto tempo ci vuole per visitare Madrid?
Posto che Madrid è un tesoro inesauribile e che per me non basterebbe una vita intera per averne abbastanza, ritengo che 4 giorni siano l’ideale, ma anche in un fine settimana si possono vedere molte cose, specialmente se non ci si vuole soffermare molto sui musei. La mia guida è completa non nel senso che sia onnicomprensiva – citare tutti gli edifici, monumenti e chiese sarebbe quasi impossibile e probabilmente poco utile -, ma nel senso che dà un buon quadro generale della città, con alcune chicche da “local”.
C’è un po’ di tutto, senza indicazioni temporali precise, così che ciascuno possa decidere cosa fare, pianificando al meglio la propria visita a seconda dei propri interessi e tempo a disposizione.
Cosa fare e vedere a Madrid – indice
1. Puerta del Sol
2. Calle de Alcalá, Cibeles, Puerta de Alcalá
3. Gran Vía
4. Plaza Mayor e Austrias
5. Paseo del Arte, Atocha e Barrio de Salamanca
6. Parco del Retiro
7. Plaza de España e Tempio di Debod
8. Palazzo Reale, Cattedrale dell’Almudena, Giardini Sabatini, Campo del Moro
9. Barrio de las Letras
10. Lavapiés
11. La Latina
12. Chueca
13. Malasaña
14. Fuori dai sentieri battuti: Madrid Río, Chamberí, Casa de Campo
Cosa fare e vedere a Madrid: Puerta del Sol
Il centro nevralgico della città, nonché centro “esatto” della Spagna intera: è in questa piazza, infatti, che si trova il km 0 di tutte le strade spagnole. Puerta del Sol non sarà la piazza più bella della capitale, ma è sicuramente la più animata, con le sue statue viventi, gli artisti di strada, i maghi, i venditori di corbellerie, le crew di ballerini e di pattinatori che si esibiscono specialmente verso sera.
Oltre alla placca del km 0, non bisogna perdere:
- la statua dell’orso con la pianta di corbezzolo – il simbolo di Madrid –
- la facciata della Real Casa de Correos con il suo orologio, che ogni anno a San Silvestro scandisce per tutta la Spagna l’arrivo del nuovo anno
- l’insegna al neon dello sherry Tio Pepe
- una colazione o una merenda alla mitica pasticceria La Mallorquina
- il negozio, ormai bicentenario, Casa de Diego, con i suoi ventagli, ombrelli e altri accessori tipici
Dove mangiare in zona Sol
Per un pranzo o una cena speciale, si può andare da Lhardy, situato a poca distanza dalla piazza. Fondato nel 1839, Lhardy è stato rifugio privilegiato di artisti, reali, politici, letterati e intellettuali, al punto da detenere il record di ristorante più nominato nella letteratura spagnola. Persino Mata Hari è passata di qui.
Entrando nelle sale di Lhardy, cristallizzate in un’eleganza ottocentesca di velluto, vassoi d’argento e guanti bianchi, sembra di fare un viaggio nel tempo. I piatti assolutamente da provare sono il “Consomé Lhardy” (consommé con uovo e tartufo fresco), i “callos Lhardy” (trippa, per molti la più buona di Madrid) e soprattutto il mitico Cocido Madrileño, ovvero un sostanzioso pasto – non adatto ai vegetariani – di tre portate a base di stufato. Oltre a Lhardy, locali eccellenti e più economici per provare il tipico cocido sono:
- La Bola in zona Austrias
- Malacatín in zona La Latina
- Taberna de la Daniela (varie sedi)
- La Gran Tasca in zona Chamberí
- La Clave nel Barrio de Salamanca
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Cosa fare e vedere a Madrid: Calle de Alcalá, Cibeles, Puerta de Alcalá
Se da Puerta del Sol si oltrepassa la statua dell’orso col corbezzolo camminando in direzione Est, si imbocca la monumentale calle de Alcalá. La via è costellata di negozi, hotel di lusso ed edifici maestosi e imponenti, tra cui il Casino de Madrid, il Banco de España e l’Edificio de las Cariátides (la sede dell’Instituto Cervantes). Ma la “star” è senz’altro l’edificio Metropolis, situato all’angolo con la Gran Vía.
Per godere di un’indimenticabile vista sulla città, l’ideale è salire al tramonto sul tetto del Círculo de Bellas Artes, importante centro culturale di Madrid che propone regolarmente conferenze, dibattiti, mostre, proiezioni e spettacoli. Per accedere al tetto è necessario comprare un biglietto che costa 5 euro e include la visita alle sale espositive. Una volta in cima è possibile consumare un aperitivo, uno snack veloce o anche un pasto completo. I prezzi chiaramente non sono dei più popolari, ma nemmeno proibitivi.
Un altro spazio culturale molto interessante è la Sala Alcalá 31, spazio della città di Madrid che propone mostre gratuite e ad accesso libero, con l’intento di promuovere e incentivare l’accesso alla creazione contemporanea. L’edificio, iconico, in origine ospitava la sede di Madrid del Banco Mercantil e Industrial.
Proseguendo verso Est lungo calle de Alcalá si trova la statua di Cibele, luogo emblematico per il Real Madrid in quanto tradizionale punto di incontro per i festeggiamenti delle grandi vittorie della squadra. Alle spalle del monumento si trova il Palacio de Cibeles, sede dell’amministrazione comunale nonché dello spazio culturale CentroCentro, che comprende un meraviglioso “mirador” (punto panoramico) a cui è possibile accedere per pochi euro.
Infine ancora oltre si trova la Puerta de Alcalá, una delle antiche porte della città, situata all’angolo nord occidentale del Parco del Retiro.
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Cosa fare e vedere a Madrid: Gran Vía
Via “sorella” di Calle de Alcalá, la Gran Vía è una delle arterie principali della città nonché, probabilmente, la più emblematica. La sua costruzione, avvenuta tra gli anni ’10 e gli anni ’30 del ‘900, segnò la modernizzazione di Madrid, con i primi grattacieli del Paese e altre tendenze architettoniche importate dagli Stati Uniti.
Il risultato è un insieme straordinario di edifici monumentali, talvolta veri e propri simboli della Città, tra cui il già citato edificio Metropolis, l’edificio Capitol (noto soprattutto per l’insegna della Schweppes), il cinema Callao e l’edificio Telefónica, attualmente utilizzato per mostre temporanee. Lungo la Gran Vía si allineano inoltre le più grandi catene di moda internazionali, dal fast fashion ai marchi di lusso. Tra gli altri flagship stores, spicca negozio della Primark, il secondo più grande al mondo.
Circa a metà della via si trova plaza del Callao: da qui, se si sale allo spazio gastronomico del Corte Inglés, situato all’ultimo piano, si può godere gratuitamente di una delle più belle viste di Madrid. A questo punto se si ha ancora voglia di shopping si può percorrere la pedonale Calle Preciados; diversamente si può proseguire verso ovest lungo la Gran Vía. Man mano che si va avanti i negozi e i ristoranti cedono il posto a cinema e teatri, per lo più dedicati al musical: siamo arrivati al cuore della “Broadway di Madrid”.
Dove mangiare in zona Gran Vía
Per una pausa dal trambusto, ci si può rifugiare per una colazione, un brunch o un cocktail (ma anche per pranzo o cena) nell’incantevole “serra” del Invernadero de Salvador Bachiller, situato quasi all’angolo con Plaza de España. Se non si vuole arrivare fino a quel punto, in Calle Montera, a breve distanza dalla fermata della metro Gran Vía, si nasconde l’ancor più incantevole Jardín Secreto de Salvador Bachiller. Per trovarlo bisogna salire fino all’ultimo piano di un grande negozio di borse e valigie.
Se si ha voglia delle classiche tapas/raciones – le raciones sono il “piatto intero” delle tapas, la cui quantità, specialmente in luoghi non turistici o fighetti, può essere molto generosa – una buona scelta può essere il Mercado de la Reina, che dispone anche di un ottimo gin club: gli Spagnoli ADORANO il gin tonic, motivo per cui questo cocktail è sempre un po’ più caro rispetto agli altri, ma al contempo viene sempre preparato e servito con la massima cura.
La Gran Vía però non è il luogo più adatto al “tapeo”: è consigliabile spostarsi, anche di poco, per trovare bar e ristoranti più autentici.
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Cosa fare e vedere a Madrid: Plaza Mayor e Austrias
Se torniamo “al punto 0”, ovvero Puerta del Sol, e prendiamo calle Mayor, ci troveremo in un’altra delle vie-simbolo della città: qui vedremo, accanto a una miriade di negozi storici, la casa in cui visse il drammaturgo Pedro Calderón de la Barca (la più stretta di Madrid) e l’eccellente Mercado de San Miguel: una magnifica costruzione in ferro di inizio Novecento, “monumento” alla cucina spagnola in cui è possibile provare un po’ di tutto. Per quanto il mercato sia piuttosto turistico, è veramente piacevole curiosare tra le varie proposte e uscirne “pranzati”.
Poco lontano da calle Mayor, si apre Plaza Mayor, quasi nascosta dalle minuscole vie che ne costituiscono l’accesso. La piazza risale al Seicento e il suo aspetto di salotto raccolto e “chiuso” ricorda da vicino la coeva Place de Vosges (Parigi). La piazza e le sue immediate vicinanze sono sempre molto animate, tra turisti e venditori di souvenir, ma anche negozi tradizionali e ristoranti tipici chiamati “cuevas” – ovvero grotte: molti locali qui sono sotterranei e con il soffitto a volta -.
In questa piazza sono imperdibili:
- gli affreschi della facciata della Casa de Panadería
- alcune attività commerciali centenarie, come i negozi di numismatica e filatelia e il negozio di cappelli La Favorita (a poca distanza, in Calle Imperial, gli fa concorrenza il più antico negozio di cappelli di Spagna, la Sombrerería Medrano)
- per gli interessati, il mercato di monete e francobolli della domenica mattina
- sotto Natale, il tradizionale mercatino natalizio
Ma soprattutto, dalle parti di Plaza Mayor occorre obbligatoriamente:
- mangiare il classico “bocadillo de calamares” – panino ripieno di calamari fritti – accompagnato da una bella birra, preferibilmente seduti in uno dei tanti dehors di plaza Mayor
- mangiare churros inzuppati nella cioccolata nella mitica Chocolatería San Ginés. In epoca pre-covid la cioccolateria era aperta tutta la notte e il massimo era andarci alle prime ore del mattino, ma attualmente l’orario di apertura è 8-23.
Verso Austrias e Plaza de Oriente
Proseguendo lungo Calle Mayor troviamo la parte più antica della città, la Madrid “de los Austrias”, ovvero il vecchio centro di Madrid costruito sotto la dinastia degli Asburgo: è una zona di piazze e stradine raccolte, un altro mondo rispetto al clamore delle zone viste in precedenza. Il cuore di quest’area è la graziosa Plaza de la Villa. Procedendo verso Nord troviamo un’altra piazza meravigliosa, questa volta più ariosa: Plaza de Oriente, su cui si affacciano sia il teatro dell’Opera di Madrid, noto per l’acustica perfetta, sia il Palazzo Reale. In mezzo, più di un ettaro e mezzo di giardini alla francese.
Una raccomandazione per gli amanti della musica del vivo: in questa zona si trova il Coquette Blues Bar, un locale underground che propone concerti e jam session di musica blues.
Dove mangiare a Plaza Mayor e dintorni
Stabilite le priorità del bocadillo de calamares e dei churros, in Calle Mayor c’è lo storico ristorante Casa Ciriaco: fondato nel 1887, propone cucina tradizionale in un ambiente familiare. Per mangiare un boccone e bere qualcosa in un ambiente giovane, piacevole e con una bella vista sui tetti, l’ideale è il rooftop dell’hotel/ostello The Hat.
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Cosa fare e vedere a Madrid: Paseo del Arte, Atocha e Barrio de Salamanca
In questa guida non può ovviamente mancare il Paseo del Arte, ovvero il “triangolo d’oro” che comprende il Museo del Prado, il Thyssen-Bornemisza e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía. I primi due musei si affacciano sul Paseo del Prado, mentre il Reina Sofía si affaccia su una tranquilla piazzetta, poco lontano dalla grande stazione Atocha. Anche se non si è grandi appassionati d’arte, una visita in ciascuno dei tre musei è irrinunciabile poiché custodiscono alcuni dei più grandi capolavori della storia dell’arte – nel caso della Guernica di Picasso custodita al Reina Sofía, anche della Storia con la S maiuscola -. In ogni caso i tre musei offrono orari e giorni di gratuità per tutti, per cui non ci sono veramente scuse per non dare almeno un’occhiata:
- Museo del Prado – gratis dal lunedì al sabato dalle 18 alle 20, domenica e festivi dalle 17 alle 19
- Thyssen-Bornemisza – gratis il lunedì
- Reina Sofía – gratis il lunedì e dal mercoledì al sabato dalle 19 alle 21, domenica 12.30-14.30
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Atocha
La stazione di Atocha è il più grande e importante snodo ferroviario di Spagna. Da qui partono cercanías (treni locali a breve percorrenza), treni a media e lunga percorrenza e l’alta velocità. La stazione merita una visita anche se non si deve prendere un treno: sia per la sua facciata, sia per il giardino botanico tropicale che ospita al suo interno: circa 4000 metri quadrati di verde, con 7200 piante di 260 specie.
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Altri spazi artistici e culturali
Per gli appassionati d’arte, i luoghi di interesse non si esauriscono certo nei tre grandi musei: a breve distanza dal Reina Sofía, calle Doctor Fourquet ha una concentrazione di gallerie d’arte impressionante. Poco lontano, in calle Miguel Servet, sorge la galleria, libreria e caffetteria Swinton & Grant.
Tornando al Paseo del Prado, proprio di fronte al Real Jardín Botanico (un altro luogo da visitare, se si ha tempo e interesse), si trova un altro importante luogo di cultura: il CaixaForum, uno spazio che propone mostre temporanee interessanti, oltre che proiezioni, conferenze, dibattiti e concerti. Interessante è anche l’edificio stesso e, soprattutto, l’imponente giardino verticale all’entrata.
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Continuando a salire lungo l’elegante viale del Paseo de Recoletos, si arriva prima alla sala espositiva della Fundación MAPFRE, quindi alla maestosa Biblioteca Nacional de España. A questo punto siamo ormai arrivati nel Barrio de Salamanca, la zona più esclusiva della città. Qui non mancano:
- vie dello shopping – le migliori sono calle Serrano, calle Goya e calle José Ortega y Gasset
- ristoranti stellati, ad esempio Ramón Freixa e Ricardo Sanz Wellington
- hotel di lusso: molto bello il Bless, con spa, lobby bar, ristorante dal concept innovativo e rooftop con vista completo di piscina, lettini balinesi e cocktail bar
- gallerie d’arte, specialmente in calle Castelló, calle Claudio Coello e calle Lagasca
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Dove mangiare in zona Paseo del Arte, Atocha e Barrio de Salamanca
L’area in questione è molto ampia ed eterogenea. La zona di Atocha ha locali molto alla buona, tra cui il famoso El Brillante. Purtroppo la fama, dovuta per lo più al semplicissimo panino di calamari, si traduce in prezzi decisamente alti per un posto così informale. La zona del Paseo del Prado ha vari bar e ristoranti economici, tra cui El 17 de Moreto, che propone uno dei migliori brunch della città. Il Café Gijón, lungo Paseo de Recoletos, è un caffè letterario in attività sin dal 1888.
Nel Barrio di Salamanca, accanto ai già citati ristoranti stellati, c’è il Mercado de la Paz e la Gourmet Experience di El Corte Inglés de Serrano (particolarmente interessanti StreetXO, che propone una reinterpretazione dello chef David Muñoz dello street food asiatico, e la gelateria Rocambolesc del pasticciere pluripremiato Jordi Roca). Dulcis in fundo, Platea Madrid: un vecchio cinema riconvertito in uno dei più originali mercati gastronomici della città, con 6000 metri quadrati di bar e ristoranti, che offre anche musica e spettacoli.
Cosa fare e vedere a Madrid: Parco del Retiro
Poco lontano dai tre musei del Paseo dell’Arte si trova il magnifico Parco del Retiro, che si estende dall’altezza di Puerta de Alcalá a quella di Atocha. Se proveniamo da Atocha, possiamo accedere al parco salendo per la Cuesta de Moyano e girovagando tra i banchi dei venditori di libri di seconda mano.
Il Parco del Retiro è ideale per rilassarsi semplicemente distesi sull’erba o remando pigramente nel laghetto, sorvegliati dall’alto dal monumento equestre di Alfonso XII. Inoltre si possono visitare le mostre temporanee del Palacio de Velázquez e il Palacio de Cristal. Infine si deve assolutamente vedere la fontana dell’Ángel Caído (l’Angelo Caduto, ovvero Lucifero: si ritiene che si tratti dell’unica statua al mondo che rappresenti questo soggetto).
Dove mangiare in zona Parco del Retiro
Oltre ai chioschi del Parco, divini d’estate per spizzicare qualcosa bevendo un tinto de verano, la cosa migliore è uscire dal parco procedendo verso est: lungo Calle Ibiza e le vie limitrofe (calle Menéndez Pelayo, calle Doctor Castelo, calle Narváez, calle Menorca, calle Lope de Rueda) c’è un’incredibile quantità di bar e ristoranti per tutti i gusti, per lo più frequentati dai locali.
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Cosa fare e vedere a Madrid: Plaza de España e Tempio di Debod
Dov’eravamo rimasti con la Gran Vía? Percorrendola fino all’estremità occidentale si arriva all’ampia Plaza de España, con al centro una grande fontana che celebra Cervantes e Don Chisciotte. Altri protagonisti della piazza sono la Torre Madrid y e l’Edificio España; sulla vetta di quest’ultimo si trova uno dei migliori punti panoramici di Madrid, il nuovissimo e lussuoso 360° Rooftop Bar, con vista a 360° su Madrid e una passerella trasparente grazie a cui si può camminare sulla città.
Procedendo ulteriormente verso nord-ovest si arriva al Tempio di Debod: costruito verso il 200 a.C., fu regalato dall’Egitto alla Spagna nel 1968. Questa zona è semplicemente magica al tramonto, imperdibile.
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Cosa fare e vedere a Madrid: Palazzo Reale, Cattedrale dell’Almudena, Giardini Sabatini, Campo del Moro
Di fronte a Plaza de Oriente si trova il Palazzo Reale: non amo visitare i palazzi reali perché spesso li trovo deludenti, e la visita di quello di Madrid per me non fa eccezione. Trovo molto più bello passeggiare nei magnifici Giardini Sabatini e Campo del Moro, due bellissimi spazi naturali, per di più ad accesso gratuito, che costeggiano il palazzo.
Accanto al Palazzo Reale si trova la Cattedrale dell’Almudena; l’entrata è gratuita (salvo una piccolissima offerta che viene richiesta per la preservazione dell’edificio), ma l’accesso al punto panoramico è a pagamento (ne vale la pena).
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Cosa fare e vedere a Madrid: Barrio de las Letras
Metro: Antón Martín, Sevilla, Estación del Arte
Situato a poca distanza dal Paseo del Arte, delimitato da calle de la Cruz, Carrera de San Jerónimo, paseo del Prado e calle de Atocha, il Barrio del las Letras è uno dei quartieri storici della città, nonché il mio preferito. Qui vissero molti letterati del “siglo de oro”, tra cui Cervantes, Tirso de Molina e Lope de Vega. Altrimenti noto come “Huertas”, il quartiere è veramente piacevole e a misura d’uomo, con le sue stradine, piazze e piazzette in cui pullulano bar, ristoranti, caffè e locali storici. Le cose assolutamente da fare in zona sono:
- un “pellegrinaggio letterario” passeggiando lungo calle de las Huertas
- shopping in calle Leon, interessante per le proposte di giovani designer
- sedersi in una delle tante eccellenti caffetterie della zona
- passeggiare o sedersi in un dehors nella bellissima plaza de Santa Ana
- godersi la serata in questa zona, tra i tanti bar, karaoke e locali di plaza de Santa Ana, plaza Matute, calle de las Huertas, calle Leon, calle del Príncipe…
- ascoltare del buon jazz al Café Central
Dove mangiare in zona Barrio de Las Letras
Per me qui la cosa migliore è andare a sentimento, comunque lascio un paio di indicazioni:
- il quasi bicentenario Casa Alberto, con le sue proposte tradizionali
- le postazioni gastronomiche del Mercado de Antón Martín, al confine con Lavapiés
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Cosa fare e vedere a Madrid: Lavapiés
Metro: Lavapiés, Tirso de Molina, Antón Martín, Estación del Arte , Embajadores
Andando verso sud e oltrepassando Calle de Atocha, ci ritroviamo in Lavapiés, probabilmente il quartiere più multiculturale della città. Stradine irregolari, talvolta ripide, ricche di street art, librerie-caffetterie, negozietti di ogni tipo (specialmente di aromi, tessuti e artigianato dal mondo) e ristoranti etnici. Un buon modo per entrare nello spirito di Lavapiés è semplicemente vivere le sue piazze, passeggiare facendo shopping per le sue vie (specialmente calle Sombrerete, calle Tribulete, calle Ave María e calle Embajadores) e sedersi in uno dei tanti bar o ristoranti etnici della zona.
Per gli appassionati, può essere interessante consultare la programmazione del Cine Doré, sede della Filmoteca española. Soprattutto d’estate, è consigliabile fare un giro al centro culturale polifunzionale La Casa Encendida, per lo meno per prendere un drink in terrazza.
Di sera i piccoli locali del quartiere si animano con i ritmi più diversi, offrendo spesso musica dal vivo.
Cosa mangiare in zona Lavapiés
Dato il carattere del quartiere, è quasi scontato provare l’offerta dei tanti ristoranti etnici della zona. È pur vero, però, che Lavapiés è anche eccezionale per un buon giro di tapas, specialmente in calle Argumosa, Plaza de Lavapiés e le vie adiacenti. Sopravvivono infine alcuni ottimi locali storici, in primis la Taberna Antonio Sánchez.
P.S. Dato che come si sarà notato ho una leggera passione per i mercati, aggiungo il Mercado de San Fernando: un luogo molto autentico, assolutamente non turistico e con una proposta gastronomica varia e di qualità.
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Cosa fare e vedere a Madrid: La Latina
Metro: La Latina, Puerta de Toledo
A ovest rispetto a Lavapiés e a sud rispetto a Plaza Mayor sorge La Latina. Come in Lavapiés, le vie, di origine medievale, hanno tracciati irregolari, stretti e sinuosi.
In questa zona è imperdibile una visita, la domenica mattina, al Rastro; il mercato, “cugino” del londinese Portobello, si dispiega lungo la ripida Calle de Ribera de Curtidores, proponendo di tutto: abbigliamento nuovo e usato, mobili artigianali, modernariato, antichità, libri, etc. Una visita al Rastro non è completa se non è seguita o inframmezzata da un giro di bevute e tapas nei bar nelle immediate vicinanze del mercato, o in uno tanti bar di Cava Baja e Cava Alta. I più coraggiosi – e non schizzinosi – potranno mettersi in fila con i locali di fronte a El Capricho Extremeño, per consumare velocemente birra e “tostas” gigantesche ricoperte di ogni ben di Dio.
Ben lontano dalla confusione del Rastro, si può fare una bella passeggiata nei giardini de Las Vistillas, godendo di una bellissima vista su Madrid.
La sera il quartiere è animatissimo, non solo per il “tapeo”, ma anche per la vasta offerta di locali con musica dal vivo e discoteche. Per chi volesse vedere uno spettacolo di flamenco, forse il locale migliore è il Corral de la Morería, proprio accanto ai giardini de Las Vistillas.
Dove mangiare a La Latina
Come detto sopra: Cava Alta e Cava Baja, specialmente Cava Baja – qui si trova anche l’antichissimo Posada de la Villa, fondato nel Seicento! –
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Cosa fare e vedere a Madrid: Chueca
Metro: Chueca, Gran Vía, Tribunal, Bilbao
Se dal tratto di Gran Vía che va dall’edificio Telefónica al Metropolis ci dirigiamo verso nord, ci troviamo in Chueca, noto sin dagli anni ’80 come il quartiere per eccellenza della comunità omosessuale (o LGBTQIA+, per dirla in modo attuale). Chueca è insomma ciò che Soho è per Londra; ed esattamente come Soho, Chueca è anche il luogo dei locali e negozi di tendenza: basta dare un’occhiata a calle Fuencarral, calle de Fernando VI, calle de Pelayo e calle de Hortaleza.
Di notte l’intero quartiere si trasforma in una sorta di grande festa aperta a tutti, di cui non è possibile non innamorarsi. Sono troppi i locali Chueca; tra tutti, voglio solo nominare una sorta di monumento della città: il Museo Chicote, un cocktail bar a più riprese riconosciuto come il miglior bar d’Europa, frequentato e apprezzato, nella sua storia, da personalità del calibro di Ava Gardner ed Ernest Hemingway.
Dove mangiare in zona Chueca
Voglio lasciare solo un’indicazione perché consiglio di guardarsi attorno e lasciarsi ispirare. Tanto per cambiare si tratta di un mercato gastronomico, uno dei più trendy della città: il Mercado de San Antón.
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Cosa fare e vedere a Madrid: Malasaña
Metro: Noviciado, Tribunal, Bilbao, San Bernardo
Lo ammetto: ho impiegato anni a capire che Manu Chao non professava il suo amore per la cucina italiana quando cantava “Me gusta Malasaña me gustas tu”. C’è chi mi capisce e chi mente.
Separato da Chueca da calle Fuencarral, Malasaña è il quartiere alternativo di Madrid, punto di riferimento della cultura underground nonché epicentro della Movida Madrileña degli anni ’80, con i suoi locali-simbolo – tuttora attivi – Vía Láctea e El Penta.
Di giorno, è bello passeggiare tranquillamente – specialmente in calle Palma, calle del Pez o calle del Espíritu Santo -, sedersi in un dejors di Plaza del 2 de Mayo e visitare il centro culturale Conde Duque. Per lo shopping, niente di meglio della Corredera de San Pablo e Calle Velarde – una mecca del vintage -.
Dove mangiare in zona Malasaña
Anche qui un locale storico e un mercato gastronomico: la Bodega de la Ardosa e il Mercado de San Ildefonso.
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Cosa fare e vedere a Madrid fuori dai sentieri battuti: Madrid Río, Chamberí, Casa de Campo
Madrid Río
Madrid Río è un parco urbano costruito lungo il Manzanarre dopo l’interramento della tangenziale M-30 in questa zona. Inaugurato nel 2011, il parco è un enorme spazio ricreativo ideale per un’uscita in famiglia: sono disponibili quasi 20 aree giochi costruite con materiali ecosostenibili e differenziate per età (i giochi presuppongono abilità, equilibrio e forza differenti). Ma a prescindere dall’età, d’estate tutti adorano la Playa de Madrid Río, con getti d’acqua con cui rinfrescarsi nei giorni di calura.
Ma il parco non è solo divertimento per i più piccoli: per gli adulti c’è la ricchissima offerta culturale del Matadero Madrid. Una curiosità: ben prima che fosse progettato il centro culturale, l’edificio – un antico mattatoio – veniva utilizzato per le riprese esterne della scuola di “Un Paso Adelante”.
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Barrio de Chamberí
Chamberí è un’ampia zona a nord di Chueca y Malasaña nota soprattutto come luogo gastronomico e di divertimento notturno. Ecco in sistesi cosa fare in questa zona:
- visitare il Museo Sorolla, la casa-museo del massimo rappresentante dell’impressionismo spagnolo
- fare un giro serale in calle de Ponzano, ormai diventata una delle vie gastronomiche più di moda della capitale
- visitare l’Andén Cero, la stazione fantasma di Chamberí
- salire sul faro della Moncloa
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Javier Sánchez © Madrid Destino
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Casa de Campo
Casa de Campo è il più grande parco pubblico di Madrid. I suoi oltre 1.500 presentano una grande biodiversità e ospitano il parco di divertimenti Parque de Atracciones, il lago della Casa de Campo e lo Zoo.
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Alcune immagini di Madrid sono state fornite da MADRID DESTINO, CULTURA, TURISMO Y NEGOCIO, S.A. Per maggiori informazioni www.esmadrid.com
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